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15 Giugno 2022
Anche POLIMI Graduate School of Management tra le più di 60 imprese italiane di CO2alizione Italia, l’iniziativa ispirata da Nativa per la neutralità climatica

Decine di aziende Italiane elevano l’impegno verso la neutralità climatica a finalità dell’impresa al pari del profitto e lo proteggono con la modifica dello statuto societario per creare le condizioni necessarie ad affrontare la crisi climatica e a raggiungere gli obiettivi europei.
Nasce oggi CO2alizione Italia, l’iniziativa a cui hanno aderito oltre sessanta aziende italiane per aumentare il livello di impegno verso la neutralità climatica attraverso l’adozione di una pratica di governance innovativa che vede lo statuto societario come strumento della formalizzazione dell’impegno. Tra queste anche POLIMI Graduate School of Management.
La business school del Politecnico di Milano, così come le altre imprese aderenti, si impegna a evolvere progressivamente il proprio modello di business e il modello operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, obiettivo che viene integrato all’interno dello statuto societario in modo che diventi una vera e propria finalità dell’impresa – oltre a quella di generare utili – protetta nel tempo – anche in caso di aumenti di capitale e cambi di management, di passaggi generazionali o di quotazione in borsa.
CO2alizione Italia ha l’obiettivo di diffondere questa pratica affinché venga adottata da un numero più ampio possibile di aziende, così da contribuire al raggiungimento del target di neutralità climatica fissato dall’Unione Europea al 2050, contrastare il riscaldamento globale e concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi sul Clima.
Con la recente integrazione della tutela dell’ambiente in Costituzione, l’Italia ha formalizzato il suo impegno a contribuire a questo obiettivo vitale e può, a sua volta, assumere una posizione di leadership stimolando gli altri Paesi europei e il mondo intero ad apportare il proprio contributo. Oltre all’indirizzo e alle linee guida delle istituzioni, l’inserimento della neutralità climatica tra le finalità statutarie rappresenta la volontà formale del settore privato al raggiungimento dell’obiettivo di protezione del clima, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica.
“In assenza di leggi e piani regolatori coraggiosi – afferma Paolo Di Cesare, co-founder di NATIVA, fra i promotori di CO2alizione – è essenziale adottare strumenti innovativi capaci di liberare le energie creative dei singoli e dare vita a processi collaborativi mai sperimentati prima. Per questo è necessaria una condizione abilitante in grado di rendere permanente e istituzionalizzare, come parte integrante della governance aziendale, l’azione delle imprese verso il raggiungimento della finalità di neutralità climatica, affiancandola alla finalità di profitto. È giunto al termine il tempo delle promesse generiche. Comincia il tempo dell’impegno elevato a finalità stessa dell’impresa”.
Come sottolineato dal Sesto Rapporto di valutazione dell’IPCC, le concentrazioni atmosferiche di CO2 e degli altri principali gas serra sono causa di un’alterazione climatica potenzialmente irreversibile per il pianeta e per la nostra specie. L’attività umana è la causa principale di questi stravolgimenti, e gli esperti segnalano l’urgenza di agire in maniera sinergica tra tutte le parti sociali come elemento determinante per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ne conseguirà, nei prossimi decenni, un’evoluzione radicale delle nostre abitudini e uno shift netto dagli attuali modelli di produzione e consumo verso un modello che elimini il contributo alla crisi climatica, che per essere attuato richiede – in primis – un’assunzione di responsabilità da parte delle aziende e l’impegno a rendicontare annualmente, con trasparenza, le azioni e le politiche messe in atto per la protezione del clima
“Innovare al fine di eliminare il proprio contributo alla crisi climatica è un imperativo per qualsiasi impresa e per tutte le attività umane. Queste prime 60 aziende hanno scelto di innovare la propria governance in maniera innovativa e confidiamo che la leadership che esprimono dia inizio alla diffusione di questa pratica su scala nazionale, continentale e planetaria” – commenta Eric Ezechieli, co-founder di NATIVA.
“Per noi” – ha aggiunto Federico Frattini, Dean di POLIMI Graduate School of Management – “l’adesione alla CO2ALIZIONE ITALIA ha una duplice valenza. Innanzitutto, riteniamo indispensabile contribuire direttamente a ridurre le nostre emissioni, per contribuire davvero, come recita il nostro purpose, alla costruzione di “a better future for all”. Questo significa lavorare sull’impatto dei nostri edifici, adottare un approccio integralmente paperless, sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali per ridurre gli spostamenti di staff ed allievi, privilegiare in tutte le nostre forniture le soluzioni a minore impatto ambientale. A questo si affianca lo sforzo, anche qui concreto, nel nostro “mestiere” di business school con una piattaforma di Master ed un catalogo di programmi di formazione in via di espansione, di sviluppare e lanciare corsi dedicati alla sostenibilità, con l’ambizione di ispirare gli innovatori, i manager, gli imprenditori e i responsabili di enti e organizzazioni che frequentano le nostre aule a farsi carico della costruzione di un domani migliore per tutti”.
L’attenzione alla sostenibilità di POLIMI Graduate School of Management caratterizza quindi l’offerta formativa rivolta a neo laureati, manager e, all’occorrenza, creata su misura delle tante aziende che vedono nella Scuola il partner ideale per lo sviluppo di interventi formativi per i propri collaboratori. L’offerta formativa di POLIMI Graduate School of Management e l’adesione a CO2alizione sono la nuova tappa di un percorso avviato da tempo e che ha portato la Scuola, già nel 2020, a ottenere la certificazione B-Corp. Un riconoscimento ottenuto attraverso il rigoroso processo del B Impact Assessment, che misura, gestisce e migliora l’impatto positivo su lavoratori, clienti, fornitori, comunità e ambiente.
Oltre a POLIMI Graduate School of Management, hanno aderito a CO2alizione Italia: Aboca, Acetificio de Nigris, ADR Center, Arkage, Beste, CEF Publishing, Chiesi Group, Damiano, Danone Italia, Davines, E’Ambiente, E80, Emsibeth, Enetec, Engine, Erbolario, Erbolario Franchising, Eurotherm, Evogy, Fedabo, Feudi San Gregorio, Fileni, Florim, Garc Ambiente, Garc, Gelit, Grassi, Green Future Project, Gruppo Hera, Gustibus Alimentari, Herbatint, Intexo, Irritec, Jonix, Kerakoll, Lazzerini, Lenet Group, Lundbeck Italia, Mine Studio, Mutti, NATIVA, Nespresso, NWG Energia, NWG Italia, Onde Alte, Palm, Panino Giusto, Pattern, Perlage Winery, Piacenza, Redo, Renovit, Reti, Sales, SAVE THE DUCK, Siav, Slowear, SNAM, The ID Factory, ViCook, Way2Global.
Come aderire a CO2alizione Italia
Per aderire a CO2alizione Italia è richiesta la modifica dello statuto entro 12 mesi dalla sottoscrizione dell’impegno con l’inserimento della neutralità climatica tra le finalità d’impresa. A seguire, ogni azienda deve stabilire e rendicontare annualmente azioni e obiettivi concreti rispetto all’impegno preso. Per aderire: www.co2alizione.eco
C02alizione Italia
Nasce nel 2022 come azione concreta del settore privato all’emergenza climatica, con l’obiettivo di stimolare le imprese all’evoluzione dei propri modelli operativi e di business verso modelli a zero emissioni.