20 Maggio 2025

Dal Master alla creazione di start-up – Intervista a Felipe Aguilera

Dal Master alla creazione di start-up – Intervista a Felipe Aguilera - POLIMI GSoM

Dare vita alle proprie idee, sviluppare imprese capaci di valorizzare il potenziale nascosto delle persone e delle risorse, promuovere una cultura della crescita condivisa e concreta: è con questo spirito che Felipe Aguilera, nostro Alumnus, ha fondato due start-up e oggi ricopre un ruolo manageriale in una grande azienda di consulenza, oltre ad essere attivamente coinvolto nella nostra community Alumni come Ambassador e presidente del Club Entrepreneurship.

Scopri cosa ha appreso durante il suo International Part-Time MBA presso POLIMI GSoM e in che modo continua a far fruttare quella esperienza ogni giorno, tra business, innovazione e purpose.

Caro Felipe, come co-founder di diverse start-up nonché dirigente presso un'importante azienda di consulenza, quali competenze acquisite durante l’International Part-Time MBA ti sono state più utili nella creazione e gestione delle tue imprese e come riesci tuttora a portare avanti le tue attività?

Grazie al Master, ho acquisito il giusto mix tra hard e soft skill, che oggi utilizzo quotidianamente nella creazione e gestione delle mie imprese.

A livello di organizzazione e risorse, ho imparato a sviluppare strutture di governance dinamiche, che garantiscono un flusso continuo di informazioni e una risposta tempestiva ai cambiamenti esterni del mercato. Ho adottato una visione dell’organizzazione non più come un meccanismo rigido, ma come un organismo vivente, capace di adattarsi ed evolversi. Inoltre, l’approccio dei 4 Drivers – drive to bond, drive to comprehend, drive to acquire, drive to defend – mi ha permesso di comprendere meglio come lavorare con le persone, in particolare in contesti di cambiamento profondo come riorganizzazioni aziendali o trasformazioni tecnologiche.

Sul fronte finanziario, ho potuto affinare le metodologie di valutazione di impresa e di progetto, come il DCF, e questo mi ha permesso di identificare approcci solidi nella scelta degli investimenti, sia in azienda che al di fuori.

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla tecnologia, innovazione e trasformazione, lo sviluppo delle competenze di Design Thinking ha potenziato la mia capacità di identificare e creare valore aggiunto attraverso servizi e prodotti, mettendo sempre al centro l’utente finale – che si tratti di un co-worker o di un cliente. L’approfondimento delle tematiche legate all’Open Innovation mi ha inoltre aiutato a comprendere come innovare in modo più scalabile, sostenibile e veloce, sfruttando il potenziale di collaborazione sia esterna che interna.

A livello di operations e processi, ho approfondito gli aspetti legati all’operational excellence, e questo mi ha permesso di rivedere ogni mio progetto con l’obiettivo di ottimizzare le attività sottostanti attraverso la misurazione di indicatori quantitativi. Un'analisi approfondita delle best practice per garantire una buona execution mi ha infine consentito di concretizzare le mie capacità manageriali in termini di delivery. In sintesi: conta ciò che fai, non ciò che dici di voler fare.

Quando si tratta di gestire più progetti e attività contemporaneamente, la chiave per me è la gestione del tempo, una risorsa irripetibile. In questo processo, mi ha aiutato molto il potere di una delega sana e l’eliminazione del micromanagement dalla mia mentalità. Il micromanagement, infatti, non fa altro che demotivare e depotenziare il team, aumentare l’ansia da prestazione e trasformarti in un collo di bottiglia. Oggi il mio mantra è: “done is better than perfect”.

Ho anche reinterpretato il mio concetto di tempo: ho sostituito le riunioni lunghe con slot da 15 minuti, eliminato attività superflue come lo scroll sui social, e rivisto la mia pianificazione settimanale. Ho scoperto che anche sabato e domenica possono essere giorni produttivi, in modo sano: spesso sono proprio i momenti in cui riesco a concentrarmi sulle attività strategiche, senza distrazioni operative. Credo fermamente che il vero vantaggio competitivo si ottenga continuando a camminare mentre gli altri si fermano e svegliandosi mentre gli altri dormono. Ogni passo, ogni minuto ti avvicina di più alla tua “Itaca”.

Sei molto legato alla nostra Business School, tanto da essere Board Member e Ambassador. Come ritieni che il supporto della Scuola, a partire dai docenti fino al team Career Development e alla community Alumni, possa contribuire al successo di un imprenditore? Hai qualche consiglio pratico su come sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dalla Scuola?

POLIMI GSoM è un insieme di persone, conoscenze e legami di valore. Quindi, se porti valore aggiunto a questi, ne riceverai altrettanto in termini di visibilità, contatti e opportunità. Tuttavia, questo accade solo se si è proattivi e si instaurano relazioni sinergiche e complementari, non occasioni isolate.

I miei consigli pratici sono tre:

  1. Dì "sì" alle iniziative proposte dalla Scuola e dai relativi Club: ce ne sono molte e ti permettono di conoscere persone che possono essere di valore per la tua vita professionale e imprenditoriale in vari modi.
  2. Per rimanere aggiornato, segui il profilo LinkedIn di POLIMI GSoM e dei tuoi Club preferiti, e non dimenticare di leggere la newsletter della Scuola.
  3. Condividi i tuoi pensieri e le tue necessità ogni volta che ne hai l'occasione: un saggio disse "nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti", e io ci credo davvero. Ci sono molte persone là fuori che sono davvero interessate a conoscere la tua storia, e il legame tra Alumni è forte, sfrutta questa rete.

Parlaci un po' delle tue start-up. Qual è il loro purpose? Vi è un filo conduttore tra le tue imprese in termini di impatto che vorresti generare nel mondo?

Ho co-fondato due realtà: Hostmate, una società specializzata in affitti brevi, e L-Move, una piattaforma che mette insieme professionisti per sviluppare piani industriali. In entrambe, l’obiettivo centrale è far emergere il potenziale inespresso, sia delle cose che delle persone. La mia missione è offrire alle persone l’opportunità di dare vita ai propri progetti e realizzare le loro idee.

Sei presidente del Club Alumni Entrepreneurship. Quali attività organizzate per supportare l'ecosistema imprenditoriale della Scuola?

Con il Club Alumni Entrepreneurship portiamo avanti diverse iniziative per supportare l’ecosistema imprenditoriale della Scuola. Il nostro obiettivo è duplice: da un lato, incrementare il tasso di natalità delle imprese “made in POLIMI GSoM”; dall’altro, migliorare il tasso di successo di queste iniziative, sia in termini di funding che di go-to-market.

Come lo facciamo? In primo luogo, connettiamo persone e competenze: attraverso eventi, chat di gruppo e attività di matchmaking gestite dai board member. In secondo luogo, offriamo un framework di supporto personalizzato, basato sulla fase di maturità di ogni iniziativa imprenditoriale, per accompagnarle nelle attività fondamentali per la crescita e l’accesso al mercato. In sintesi, facendo leva sul solido network della Scuola e dei membri del Club, supportiamo gli imprenditori come sparring partner: li affianchiamo nella definizione della loro strategia, nella raccolta di capitali e nella gestione di aspetti tecnici legati a operations, finanza, diritto, contabilità, fiscalità e marketing.

20 Maggio 2025

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