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Grassi Laura
26 Febbraio 2025Il crescente sviluppo del Fintech e dei servizi collegati: siamo in un’era di innovazione finanziaria
Economia & Finanza
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Grassi Laura
26 Febbraio 2025Economia & Finanza
I clienti degli intermediari finanziari stanno evolvendo nelle aspettative e nelle esigenze che esprimono. Abituati a un’esperienza utente semplificata in altri ambiti, in cui per svolgere pressoché qualsiasi operazione basta un click, pretendono ora lo stesso livello di fruibilità anche nei servizi finanziari. Nuove tecnologie, come la Generative AI o nuovi canali come i social network, stanno ridefinendo profondamente le modalità con cui gli utenti ricercano contenuti e informazioni. In questo scenario, gli istituti finanziari sono chiamati a innovare, offrendo servizi più su misura grazie alle tecnologie emergenti, senza però trascurare i rischi operativi e finanziari che possono derivarne. Al contempo, tali strumenti consentono di avere un impatto positivo sulle sfide di sostenibilità. In questo contesto, le startup italiane ricoprono un duplice ruolo: da un lato, si presentano come nuovi operatori in grado di offrire soluzioni più personalizzate e attraenti per la clientela; dall’altro, nella maggior parte dei casi, fungono da partner strategici per gli intermediari finanziari già affermati.
La varietà di servizi messi in campo da Fintech e Insurtech
Lo scenario attuale dei servizi finanziari si presenta come un ecosistema in continua evoluzione, caratterizzato da una crescente varietà di punti di contatto con la clientela e dall’ingresso di startup capaci di cogliere rapidamente le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Il modello del Banking-as-a-Service (BaaS) ha introdotto una vera e propria modularizzazione dell’offerta: operatori esterni, anche non finanziari, possono integrare servizi bancari sfruttando la licenza e l’infrastruttura di un partner autorizzato. In questo modo, si sono affermati nuovi attori specializzati in aspetti specifici della catena del valore, come ad esempio l’onboarding, il KYC, il credit scoring. Al contempo, sta prendendo piede il paradigma delle piattaforme digitali, nelle quali le startup utilizzano i canali online degli istituti di credito come leva distributiva, offrendo servizi che talvolta non hanno una natura strettamente finanziaria. Questa integrazione dà vita a un ecosistema ibrido, dove il cliente può accedere a soluzioni diversificate direttamente attraverso l’interfaccia dell’istituto bancario. Il risultato è un arricchimento del valore offerto alla clientela, un’innovazione più rapida e una maggiore efficienza nella distribuzione dei servizi.
Le startup come motore per l’innovazione del settore
Un'attenta osservatrice di tutte queste trasformazioni è la professoressa Laura Grassi, docente di Investment Banking e Finance Lab del Politecnico di Milano, Direttrice dell’Executive MBA Serale di POLIMI GSoM e Direttrice dell'Osservatorio dedicato al Fintech e all'Insurtech, che analizzando il contesto italiano ha sottolineato il ruolo delle startup come motore dell’innovazione. “La loro capacità di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate e di introdurre nuovi modelli di business – spiega – sta contribuendo a modernizzare l’intera industria, rispondendo alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori”. La docente sottolinea inoltre l’importanza del riconoscimento legislativo e istituzionale, che mira a promuovere la crescita di queste realtà, confermandone il potenziale strategico nell’evoluzione dell’ecosistema finanziario. A livello europeo, provvedimenti come il regolamento DORA, volto a rafforzare la resilienza operativa digitale degli istituti finanziari, e la proposta FIDA, tesa a creare un quadro armonizzato per l’accesso e la condivisione dei dati finanziari, avranno un impatto significativo sul settore. “È essenziale comprendere appieno le implicazioni di queste nuove normative per valorizzare il ruolo di tutti gli attori coinvolti e garantire uno sviluppo sostenibile e competitivo del mondo Fintech & Insurtech”.
Le startup italiane faticano a raccogliere finanziamenti…
I dati raccolti dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano ci mostrano al 2024 la presenza di 596 realtà innovative Fintech & Insurtech nate nel 2009 e ancora attive. Un settore che è stato capace di raccogliere funding per un totale di 250 milioni di euro nell'ultimo anno, una cifra in aumento del 44% rispetto al 2023, ma in linea con un trend di riduzione e maggior cautela degli investitori osservato anche a livello internazionale (nel 2022 il funding era stato quasi di 1 miliardo di euro). “Un aspetto che desta riflessioni – commenta la professoressa Grassi – è la dimensione dei round in Italia. Oltre il 50% delle realtà è alla ricerca di funding per importi inferiori ai 2 milioni di euro. Si tratta di un segnale di una diffusa difficoltà nell’accesso a finanziamenti, ma anche di una volontà a volte di agire su una scala più ridotta”.
...ma mostrano anche molti segnali di crescita
Per questo, come Direttrice dell'Executive MBA Serale di POLIMI Graduate School of Management, la professoressa Grassi dedica un occhio molto attento alle startup, che nonostante le sfide raccontano di un settore in salute: “Nel complesso, il futuro appare ancora roseo. Per il secondo anno consecutivo i ricavi delle startup sono in aumento, un segnale di crescita organica per l’intero ecosistema. Anche la profittabilità mostra miglioramenti, con il 44% delle startup a break-even. Questa solidità si accompagna a un approccio pragmatico nella gestione delle risorse, puntando su efficienza operativa e investimenti strategici. La vivacità del contesto è confermata anche dal fronte del lavoro, con il 76% delle startup che sta assumendo, soprattutto per rafforzare ricerca e sviluppo, vendita e marketing. Un fermento che testimonia non solo la capacità di innovare, ma anche la volontà di consolidare posizioni e competenze chiave all’interno di un mercato in costante evoluzione”.
L'Executive MBA Serale guarda alla vitalità delle startup
La vitalità e la capacità innovativa delle startup è stata anche una delle fonti di ispirazione per l'Executive MBA Serale che è stato ridisegnato proprio con l'ottica di formare manager che siano capaci di trasferire l'innovazione all'interno delle imprese. La possibilità di personalizzare i corsi approfondendo singoli temi o settori specifici, la capacità di portare il mindset creativo tipico delle startup anche in contesti più tradizionali sono solo alcune delle caratteristiche di questo programma formativo che considera l'entrepreneurship come un elemento prioritario.