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Boni Leonardo, Zarrillo Laura
27 Gennaio 2025L’importanza per le organizzazioni di implementare i criteri ESG con le nuove ISO
Sostenibilità & Impatto
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Boni Leonardo, Zarrillo Laura
27 Gennaio 2025Sostenibilità & Impatto
L'attenzione verso la sostenibilità e la responsabilità sociale d'impresa in questi anni è cresciuta di pari passo con lo sviluppo e l'adesione ai criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) che sono diventati un punto di riferimento fondamentale per valutare l'impatto delle aziende in primis sull'ambiente, meno, per il momento, sulla società e sulla governance interna. Tuttavia, tradurre i principi ESG in azioni concrete all'interno delle organizzazioni può risultare complesso, soprattutto per le realtà più piccole come le PMI a causa della mancanza di standardizzazione e di linee guida non sempre chiare. È qui che entra in gioco lo sviluppo da parte di ISO, l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione, di un quadro di riferimento specifico progettato per rendere l'integrazione dei criteri ESG più accessibile ed efficace. Questa implementazione è delineata nel documento ISO - IWA 48:2024 - Environment, social and governance principles offrendo quel framework strutturato per poter incidere nella cultura organizzativa di una realtà imprenditoriale.
Hanno approfondito questo tema il professor Leonardo Boni, Assistant Professor presso la School of Management del Politecnico di Milano e membro di Tiresia, il centro di ricerca dedicato a finanza e innovazione a impatto di POLIMI GSoM, insieme alla dottoressa Laura Zarrillo, nostra studentessa dell’Executive MBA Serale 2023. “Questo documento è stato emesso dall'ISO – spiega Laura Zarrillo – dopo un lavoro congiunto di tutta la community e può aiutare le PMI e non solo le grandi imprese ad accogliere al loro interno i criteri ESG”.
Perché era necessaria l'implementazione dei criteri ESG
La pubblicazione da parte di ISO di questo nuovo quadro riferimento arriva probabilmente al momento giusto. La grammatica ESG sta arrivando alla sua maturità, ma questo modo di comunicare la sostenibilità non sembra, soprattutto negli USA, ottenere una grande attenzione ed essere appealing. Soprattutto in seguito alle dinamiche di greenwashing messe in moto da alcune aziende più spregiudicate, ma anche perché i criteri ESG hanno un perimetro troppo ampio e spesso risulta difficile capire cosa sia ESG e cosa non lo sia. “C'è il problema di cosa comunica il mondo ESG – commenta Leonardo Boni – ma anche del fatto che si avevano a disposizione strumenti di misurazione poco incisivi con valutazioni disomogenee. Questo porta il mercato ad essere disorientato rispetto al fatto che un'impresa sia effettivamente attenta agli aspetti ESG in maniera chiara. Inoltre, i meccanismi volontari di certificazione non sempre sono trasparenti e mancano di una sottostante chiarezza dei valori. Tutti possono parlare di ESG senza che vi sia una barriera all'ingresso o un controllo”.
I principi ISO - IWA 48:2024 per l’implementazione dei criteri ESG
L’IWA 48:2024 nel proporre dei principi chiave per aiutare le organizzazioni ad integrare al loro interno le pratiche ESG adotta un approccio olistico. Quindi non guarda solo alle azioni più immediatamente sensibili legate al contrasto del cambiamento climatico, ma sviluppa anche i principi strettamente connessi all'inclusione sociale e alla buona governance. Adottando questi principi si consente la misurazione e la rendicontazione oggettiva delle prestazioni ESG rendendo il tutto affidabile e coerente. I principi chiave di implementazione ESG delineati dall’ISO - IWA 48:2024 sono l'integrità, l'orientamento ai risultati, l'equità, l'integrazione dei rischi e delle opportunità nelle strategie aziendali, la valutazione dei risultati prestando attenzione agli impatti diretti e indiretti e la promozione di un miglioramento continuo. “Per essere concreti nei confronti della sostenibilità, - spiegano Leonardo Boni e Laura Zarrillo - è importante la trasparenza delle pratiche nei processi di misurazione. La sostenibilità non può essere ridotta ad un bollino, ad un label o ad un numero. Ma deve diventare un modo di fare impresa, altrimenti il rating ESG non potrà produrre i risultati attesi”.
Criteri ESG e Framework ISO: un intervento cruciale per le PMI
Le PMI costituiscono la maggior parte del tessuto economico non solo italiano, ma globale. Spesso si trovano ad affrontare sfide significative nell’adozione dei criteri ESG e si rischia che lo percepiscano come un impegno troppo complesso. L'approccio pratico, strutturato e concreto di ISO vuole facilitare la loro adesione anche nelle realtà più piccole. Il framework ISO si articola in quattro fasi principali per ciascuna delle dimensioni ESG:
- identificazione dei rischi e delle opportunità;
- valutazione e analisi degli impatti;
- definizione dei risultati desiderati, delle strategie di implementazione e dei programmi di azione;
- rendicontazione, divulgazione e comunicazione delle informazioni ESG.
Soprattutto, l’IWA 48:2024 offre esempi di azioni e indicatori chiave di prestazione per ciascuna dimensione ESG sempre in un'ottica di accompagnamento delle imprese, in particolare delle meno strutturate. “L'obiettivo è stato di arrivare ad un possibile modello - concludono Leonardo Boni e Laura Zarrillo - che potesse aiutare concretamente le aziende. L’iniziativa di ISO non fornisce una regola predefinita, ma utile, dove ad emergere non sono solo i temi tecnologici e le nuove opportunità legate all'ambiente, ma anche le tematiche sociali di cui si parla sempre troppo poco. La sostenibilità nel suo complesso rappresenta la nuova leva di innovazione delle imprese . Una volta era la digitalizzazione, ma ora è la sostenibilità e la generazione di un impatto sociale e ambientale che determina, ripensando il modello di business, e che è allo stesso tempo meno inquinante e attento alla comunità”.
La sostenibilità al centro anche della formazione
L'attenzione alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni che sottende ai criteri ESG è centrale nei programmi formativi di POLIMI GSoM. Non solo è inserita all'interno di tutti i percorsi in quanto chiaro strumento di innovazione e sviluppo, ma è la matrice intorno a cui sono stati costruiti alcuni specifici Master dedicati a quanti vogliono fare la differenza proprio in questo campo, come l'International Master in Environmental Sustainability and Circular Economy o l'International Master in Sustainability Management and Corporate Social Responsibility.Cosìcome anche il nostro Executive MBA serale e il Programma Executive Sustainability & Impact Leadership guardano alle trasformazioni e alle sfide in atto.