07 Agosto 2025

Tra sostenibilità e innovazione agricola: il percorso di Alessandro Giudici dall’Executive MBA a Ecircular

Tra sostenibilità e innovazione agricola: il percorso di Alessandro Giudici dall’Executive MBA a Ecircular - POLIMI GSoM

Sostenibilità, innovazione e visione sistemica: sono questi i pilastri del percorso di Alessandro Giudici, nostro Alumnus dell’Executive MBA e founder di Ecircular Srl, realtà impegnata nella riduzione degli sprechi energetici e alimentari attraverso modelli circolari e tecnologie integrate.

In questa intervista, Alessandro ci racconta come il suo percorso formativo abbia trasformato il suo approccio al business, aiutandolo a sviluppare una mentalità orientata al cambiamento e alla sperimentazione. Dalla transizione energetica all’agricoltura consapevole, passando per il ruolo delle comunità locali e delle nuove generazioni, scopri come Ecircular sta contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e inclusivo.

 

Caro Alessandro, come founder di Ecircular Srl, hai scelto di concentrarti su un modello commerciale che riduce gli sprechi energetici e alimentari. Quali sfide hai affrontato nell'integrare sostenibilità ed economia circolare nel tuo business?

La principale difficoltà in questo settore riguarda la maturità e la sensibilità del cliente nei confronti della sostenibilità. Sebbene sia un tema attraente e ricco di significato, deve confrontarsi con abitudini consolidate e con le dinamiche di un mercato già esistente. Differenziarsi e mantenere un vantaggio competitivo è particolarmente complesso in questo ambito. Le sfide non sempre si vincono, e certamente non facilmente, ma rappresentano occasioni preziose per migliorarsi o, in alcuni casi, per ripensare il proprio piano e i propri obiettivi.

Il mondo dell’agricoltura, settore in cui opero, è molto sensibile al tema della sostenibilità. Tuttavia, non si può dire lo stesso dei clienti, anche se fortunatamente molte cose stanno cambiando. È fondamentale testare soluzioni e rispettare i tempi del cambiamento.

 

Come l’Executive MBA ti ha preparato a guidare un'iniziativa così innovativa in un mercato in rapida evoluzione come quello della sostenibilità?

L’esperienza dell’Executive MBA mi ha insegnato moltissimo. Se dovessi scegliere una parola che rappresenta il mio percorso, sarebbe mindset. Ciò che ho appreso ha trasformato il mio modo di fare business, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto nell’approccio e nella consapevolezza. Ho imparato quanto sia importante sperimentare, analizzare in modo ampio le variabili di successo (e insuccesso), utilizzare gli strumenti giusti, apprendere dagli errori e, soprattutto, accettarli come parte integrante di un percorso di crescita. Pensare in modo diverso, senza mai perdere di vista l’obiettivo, è ciò che mi ha permesso di evolvere.

 

Alla luce del tuo percorso con Ecircular, quali sono le prossime sfide che ti poni e come credi evolverà il settore energetico e degli sprechi alimentari nei prossimi anni?

Il settore energetico è estremamente complesso, spesso coinvolge soggetti istituzionali e si muove all’interno di contesti normativi articolati, con tecnologie in continua evoluzione. Oggi, però, dopo la forte diffusione delle fonti rinnovabili, è maggiormente diffusa la consapevolezza che esistono alternative alle fonti fossili. La tecnologia sta avanzando in questa direzione, e il coinvolgimento attivo delle comunità locali e del mondo agricolo è diventato cruciale.

Un tempo, le centrali di produzione energetica erano percepite come entità distanti. Oggi, invece, è possibile installare impianti fotovoltaici sui tetti in modo più accessibile, e si stanno sviluppando progetti di prossimità, pensati per un uso diretto e integrato con il territorio. Proprio qui risiede una delle nuove sfide di Ecircular: affiancare gli agricoltori per renderli protagonisti di questa transizione.

Lo spreco alimentare è una questione sia culturale che legata ai modelli di commercio. I giovani di oggi mostrano una sensibilità diversa, e questo favorisce un cambiamento culturale, soprattutto sul fronte della domanda.
Per generare maggiore consapevolezza, è necessario accorciare la filiera tra chi produce e chi consuma. La tecnologia attuale può fare molto in questo senso, rafforzando l’agricoltura e integrandola con l’energia. Questo potrebbe spostare l’equilibrio di mercato verso nuove direzioni, con un impatto significativo anche sulla riduzione dello spreco.

07 Agosto 2025

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