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06 Agosto 2024
Da Project Work a start up: Gigey vuole rivoluzionare il benessere psicofisico con le nuove tecnologie – Intervista a Elena Lo Baido

Applicare le nuove tecnologie ai percorsi di cura con una logica di piattaforma: Gigey è l'idea imprenditoriale maturata nel corso del suo Executive MBA dall’alumna Elena Lo Baido.
Il benessere psicofisico come chiave per dare forma ad un futuro migliore è al centro del suo progetto, nato da un lato prendendo coscienza del disagio diffuso che ha caratterizzato la fase post pandemia e dall'altro osservando come la digitalizzazione sta riorientando completamente la medicina.
Scopri come Gigey si propone di contribuire allo sviluppo della sostenibilità ed equità sociale.
Cara Elena, il Project Work del tuo Executive MBA si è trasformato in una start up innovativa: da dove è nata l'idea di business e come hai compreso che poteva effettivamente diventare realtà?
L’analisi del contesto post pandemico ha messo in luce in modo palese uno stato di forte disagio psicofisico diffuso che, purtroppo, aumenta di anno in anno e impatta in modo significativo la vita dell’individuo sia per quanto concerne la sfera relazionale, sociale che professionale.
Sono aumentati i disturbi metabolici, del comportamento alimentare, obesità e sovrappeso, lo stato di insoddisfazione e malessere dilagante ha comportato un aumento delle richieste di intervento vista la maggior sensibilità verso la cura del proprio stato di benessere. La classe medica risulta sempre più provata e soggetta a burnout così come il capitale umano delle imprese che hanno iniziato ad investire risorse in progetti di welfare e wellbeing che però, da Survey effettuate, risultano ancora poco efficaci. Considerando che, post covid, le liste di attesa del SSN sono esplose e che vi sono 4.5 milioni di italiani che rinunciano a curarsi perché non possono rivolgersi alla sanità privata; urge adottare un modello di cura della salute più efficace, tempestivo, democratico e che abbracci l’individuo nella sua interezza, come ci suggeriscono le Neuroscienze.
Anche il mercato della telemedicina risulta in forte crescita, le proiezioni da qui ai prossimi anni indicano che le tecnologie innovative saranno sempre più protagoniste nei percorsi di cura. Ho capito che il progetto poteva diventare realtà anche grazie a tutti i feedback positivi ricevuti dagli Stakeholder a cui ho presentato l’idea.
2. In che modo le competenze e le relazioni sviluppate durante l’EMBA hanno facilitato il tuo percorso imprenditoriale?
Le competenze acquisite durante il percorso EMBA mi hanno permesso di maturare una visione di insieme e un approccio strutturato per lo sviluppo di progetti complessi. Il corso di Lean Startup è stato fondamentale per comprendere come creare valore in un momento di mercato incerto, come quello attuale, adottando un approccio di apprendimento continuo in cui l’idea è soggetta a verifiche costanti per arrivare ad un modello di business sostenibile. Galeotto l’Elective su Platform thinking in cui mi sono appassionata ai business di piattaforma; scoccata la scintilla, si può dire che dal connubio di tutto questo è nata Gigey.
3. Qual è la mission principale della tua start-up e quale impatto vorresti che avesse nel tuo settore/mercato di riferimento?
Vogliamo aiutare le persone a stare meglio e a raggiungere uno stato di profondo benessere attraverso un approccio professionale multidisciplinare. Vogliamo contribuire allo sviluppo della Sostenibilità ed Equità sociale e crediamo che il benessere psico-fisico diffuso sia la chiave per creare un futuro migliore, in cui ogni persona possa esprimere il proprio potenziale.
4. Gigey ha già avuto un primo riconoscimento da Gruppo BCC Iccrea: vuoi dirci di più?
Siamo davvero molto orgogliosi di questo primo traguardo, onestamente non credevamo di poter rientrare tra i 30 Champion scelti da BCC Iccrea tra 400 realtà che hanno fatto domanda per poter accedere a Road to Festival: un percorso di mentorship veramente di grande valore. Il percorso ci sta permettendo di affinare ulteriormente le nostre competenze e rivalutare alcuni aspetti legati allo sviluppo del progetto; tutti i Partner coinvolti ci stanno dando spunti stimolanti su cui riflettere. Stiamo lavorando per affrontare l’ultimo step che ci attende a settembre in cui verrà decretata la startup vincitrice, tenete le dita incrociate per noi! Siamo nella fase di raccolta capitali per cui sarebbe fantastico riuscire a vincere il premio.