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01 Dicembre 2022
È uscito in libreria “MBA Power”, il libro in cui il nostro Executive MBA Filippo Poletti racconta POLIMI Graduate School of Management e la generazione R di rinascita
Si intitola “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”, è il «primo MBAtelling» – come il nostro Alumnus Filippo Poletti ama definirlo – ad uscire nelle librerie italiane, ed è dedicato proprio alla nostra Scuola.
In questo libro Filippo Poletti – executive MBA, giornalista professionista e uno degli influencer più seguiti su LinkedIn – racconta la storia di chi, come lui, tra il 2020 e il 2022 ha scelto la Business School dell’Ateneo milanese per il proprio MBA.
Lo abbiamo incontrato per approfondire questa uscita dedicata alla nostra business school: prefazione a firma del presidente Vittorio Chiesa e del dean Federico Frattini.
Alla graduation del 30 settembre 2022 hai presentato il libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”, un racconto corale che non solo offre uno sguardo inedito sulla nostra Scuola, ma che riflette anche sulla ricerca di un nuovo approccio al mondo del lavoro guidato dal purpose. Come è nata l’idea?
«Nel 2020, quando il mondo si è fermato per l’arrivo della pandemia, tanti professionisti come me hanno deciso di schiacciare il piede sul pedale dell’acceleratore dell’alta formazione. Siamo tornati a scuola, facendo il tagliando completo alle nostre competenze “dure” e “soffici” o, come mi piace definire le seconde, “competenze di vita”. Frequentare POLIMI Graduate School of Management ci ha permesso di rinascere. L’energia di questa rigenerazione, avvenuta in ciascuno di noi, è stata così entusiasmante che un comunicatore come me non poteva non pensare di raccontarla, rendendola pubblica. L’idea del libro nasce, dunque, dal desidero di mettere a disposizione il nostro percorso di rinascita professionale, affinché tanti altri manager possano essere ispirati e stimolati a percorrere le vie della formazione senza limiti d’età. Tra le testimonianze, infatti, ci sono colleghi dai 30 ai 60 anni, alcuni junior, altri senior. Come ricordavi tu all’inizio, il libro è il primo esempio in ambito editoriale di “MBAtelling”, dove per “MBAtelling” s’intende la presentazione del percorso di trasformazione professionale e personale di tanti professionisti».
In questo libro hai raccolto 101 racconti, le testimonianze di chi, come te, ha deciso di mettersi in gioco e di investire sulla propria formazione. Tra tutte queste storie, qual è quella che ha lasciato il segno?
«Chiedere al “papà Filippo Poletti” qual è la “figlia narrativa” o il “figlio narrativo” più esemplare è come chiedergli di dichiarare per chi batte più forte il suo cuore. Devo confessare che il “papà Filippo Poletti” si è innamorato ed è innamorato di tutte le storie dei colleghi coinvolti nel libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”. Ricorderò per sempre, come uno dei periodi più belli della mia vita riservata alla scrittura, il confronto con ciascuno dei 100 compagni ingaggiati in quest’opera corale: in piena notte – alla fine delle lezioni di innovation strategy, design thinking, self empowerment, digital transformation o circular economy – ci scrivevamo e messaggiavamo, condividendo come POLIMI Graduate School of Management avesse cambiato per sempre la nostra visione del lavoro. All’interno delle 232 pagine ci sono le storie bellissime di tante mamme come Giovanna Roversi, Vanessa Ottone o Silvia Tagliafico, iscrittasi a POLIMI il giorno stesso in cui i medici le confermarono che il cuore di Beatrice Nina batteva forte nella sua pancia. Ci sono anche tanti neopapà come Giuseppe Cioffi, Giacomo Zito, Francesco Da Re e Simone Cassetti. Toccante è il racconto di Sergii Markovskyi, collega che ha seguito le lezioni a distanza da Kiev, mentre dal cielo piovevano le bombe. C’è chi ha cambiato, infine, lavoro o nazione come Francesco Adamo, che ha lasciato Milano e si è trasferito a Berlino. Tra le storie, che uniscono la visione politecnica e la passione per le lettere, ci sono quella di Enrico Maccallini, Ruggero Rossi, Ivan Colombo e Daniela Tonoli: tutte da leggere e da consigliare».
Tra i racconti, non poteva ovviamente mancare il tuo. Nella tua testimonianza parli di MBA superpower. Che cos’è? E come stai usando questo “superpotere” ora che hai completato il percorso di studi?
«Il “superpower” è la consapevolezza che fare i manager oggi significhi contribuire a creare un presente e un futuro sostenibile, che metta al centro del fare impresa l’impatto sociale: un esempio di tutto ciò è la startup Ecircular, promossa dal collega Alessandro Giudici, ingegnere gestionale, per stimolare l’adozione di scelte orientate ai principi dell’economia circolare. Oppure, ancora, Play4future, piattaforma digitale progettata da Ghaieth Guerine per coniugare l’intrattenimento con l’educazione alla sostenibilità e all’inclusività. Il superpower è nullo, tuttavia, senza la capacità di fare rete: per progettare e mettere a terra un’idea di business è necessario giocare in squadra. Nessun professionista e nessuna organizzazione possono affermare di avere tutto il sapere del mondo necessario per conquistare la terra promessa della crescita sostenibile. Il futuro sarà in grado di soddisfare le nostre necessità, senza compromettere quelle di chi verrà dopo di noi, se sapremo attingere alla conoscenza diffusa, quella che gli anglosassoni chiamano il “saper dove”. Il libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose” è, sotto questo aspetto, il manifesto di quella che ho battezzato la “Generazione R come Rinascita”, quella che è convinta che, accanto al time to EBIDTA o tempo della redditività aziendale, occorra concentrarsi sul tempo della responsabilità intesa come l’impegno a dare risposte nuove e concrete ai problemi reali della collettività in cui operiamo come professionisti. Siamo e vogliamo essere la Generazione R come rinascita e responsabilità».
Il libro si conclude con il decalogo dell’MBA Power ossia le 10 motivazioni che devono spingere i manager ad acquisire nuove competenze. Tra queste 10, qual è quella che ha spinto te a scegliere un MBA?
«Filippo Poletti aveva un grande sogno da bambino: incontrare persone straordinarie per imparare tanti modi diversi di vedere il mondo. Ho realizzato tutto questo facendo il giornalista per tante testate e il comunicatore d’azienda. Ero e sono convinto che non basti una sola vita per scoprire l’universo: per questo serve andare alla ricerca, con umiltà e attenzione, dell’esperienza di tante persone. Quando ho scritto il decalogo di “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”, dopo aver raccolto le 101 splendide storie, ho cercato di riassumere l’energia propositiva contenuta in ciascuna di esse. Tra le dieci motivazioni ce n’è una che si sposa perfettamente con quel sogno di Filippo Poletti che, fin da piccolo, immaginava di fare il cronista del fare bene e del fare sempre meglio: “L’MBA è l’abbandono del pensiero monodirezionale a favore di quello omnidirezionale”. Proprio così: l’executive MBA di POLIMI Graduate School of Management è il percorso formativo che consiglio a chi non si accontenta di ciò che conosce. L’executive MBA di POLIMI Graduate School of Management è per chi vuole vedere in grande, pensare in grande e progettare in grande. Nulla di grande accade, infatti, nella nostra vita se si vede, si pensa e si progetta in piccolo. Le grandi cose possono accadere se si vede, si pensa e si progetta in grande: come si fa, appunto, in POLIMI Graduate School of Management, che presento nel libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”».