15 Novembre 2023

Gaia Family Hub, il supporto alle famiglie con innovazione e passione: la storia di Lia Calloni

Tenere un equilibrio di serenità nella vita da genitori è spesso una sfida titanica, tra carico eccessivo e mancanza cronica di risorse. Lo sa bene Lia Calloni, alumna dell’Executive MBA Serale nonché visionaria ideatrice e co-founder di Gaia Family Hub, una startup nata per affrontare questa sfida e offrire un supporto cruciale alle famiglie. Si tratta di un'iniziativa dal forte impatto sociale e dalla grande portata innovativa nella sua semplicità che si è potuta consolidare grazie alle competenze acquisite con il Master e con l'aiuto del network che si ha potuto costruirsi anche grazie a questa esperienza.

1. Grazie alla tua start-up Gaia Family Hub hai portato un’innovazione con un grande impatto sociale, a supporto delle famiglie e in particolare dei neogenitori. Da cosa è originato questo progetto imprenditoriale?

Il progetto di Gaia Family Hub ha unito in un disegno le nuvole di punti che sono apparse nella mia mente con le esperienze di maternità. Rientrata al lavoro dopo i primi mesi di accudimento, mi è esplosa in faccia una realtà che prima non avevo neanche nel radar: quando diventi genitore ti è richiesto di lavorare come se non avessi figli, e di prenderti cura di loro come se non lavorassi. Era il 2015, il lavoro agile una chimera riservata alla Silicon Valley, la conciliazione un tema di cui si parlava solo sottovoce.

Da quel momento il mio sguardo si è allargato oltre al mondo del lavoro, e con gli strumenti tipici del mio lavoro di Lean Engineer ho iniziato ad interrogarmi sulle ragioni profonde di questa situazione. Ne ho identificato l’origine in un problema sistemico della nostra società, che non considera l’infanzia come una risorsa di cui la collettività ha la responsabilità distribuita, ma come un fardello in carico alle sole famiglie, spesso alle sole madri. Ho osservato che questo porta, con l’inefficienza o assenza di servizi efficaci, ad uno sbilanciamento di carico e risorse a disposizione delle famiglie, e che Gaia - che è una rete di spazi che semplificano la vita e moltiplicano le risorse - poteva essere una soluzione da cui partire per portare un impatto nel breve e nel lungo termine. 

In quale modo il master che hai frequentato ha contribuito all’ideazione e alla realizzazione del progetto, non solo in termini di conoscenza e competenze acquisite, ma anche di capitale relazionale?

Grazie al master, a cui mi sono iscritta proprio per dare un’opportunità al progetto, ho stretto relazioni preziose, di enorme valore personale e professionale. I miei compagni sono stati i primi a suggerire, supportare, accompagnare le diverse fasi accidentate dell’inizio del progetto, e ancora ora ci affiancano sulla strada, ciascuno con le proprie competenze. È un primo fondamentale banco di prova per ogni attività in fase embrionale. Ma non è tutto: nel team di founder c’è anche Paola Zagaria, conosciuta sui banchi virtuali del master, che ha da subito condiviso l’entusiasmo e il Purpose alla base del nostro progetto. 

Come misuri l’impatto sociale che il tuo progetto sta portando alla comunità, e quale potenziale di sviluppo vedi nel medio-lungo termine?

Al momento, come primi passi concreti, siamo nel mondo con attività che rendono diverse esperienze dei genitori più family friendly: abbiamo creato un format inedito, uno spazio accogliente pop-up che trasportiamo laddove serve. Durante i nostri eventi, misuriamo gradimento ed effetto con interviste e questionari strutturati. La nostra gioia sta nell’osservare che la “peace of mind” delle famiglie è un obiettivo che riusciamo a raggiungere con successo. Questo ci dà la motivazione per procedere, nonostante non sempre sia facile, ma si sa: è la vita delle nuove attività! Al momento, oltre ad essere attivi con gli “Spazi Gaia” e le consulenze, abbiamo vinto le prime tappe del programma di accelerazione del PoliHub “S2P”, e speriamo tanto di riuscire ad andare avanti il più possibile. Miriamo a trovare dei finanziatori che possano supportare la nostra attività, a partire da dove siamo, per arrivare ad aprire il primo Hub: un punto di riferimento rivoluzionario per tutte le famiglie, che può innescare un cambiamento culturale importante sul territorio italiano. 

15 Novembre 2023

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