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15 Ottobre 2024
Un MBA non è solo lezioni, bisogna collegare i tasselli: il concetto di "Serendipity Mindset" - Intervista a Giovanni Spiller

Un MBA non rappresenta solo una serie di lezioni e non si tratta esclusivamente di approfondire nozioni tecniche e acquisire nuove conoscenze. Certo le competenze che fornisce sono fondamentali e rappresentano un importante sostegno per la carriera professionale, ma dietro vi è molto di più.
Nell'intervista al nostro Alumnus, Giovanni Spiller, che ha applicato quanto appreso durante l’International Part-Time MBA nello sviluppare Sherpaz, una newco attiva nel data management per il digital marketing, emerge chiaramente come abbia avuto grande importanza per lui anche il "Serendipity Mindset" che aiuta a sviluppare un approccio al lavoro aperto e flessibile. Questa attitudine non sempre è connaturata nelle persone, ma può essere sviluppata tramite la formazione, come scoperto dal nostro Alumnus Giovanni.
Giovanni, durante l’MBA hai sentito ripetere che la scuola fornisce le competenze e gli stimoli, ma è responsabilità dello studente “unire i puntini”. Come hai interpretato il “Serendipity Mindset” nella tua vita professionale?
Durante l'MBA, il "Serendipity Mindset" mi ha portato a sviluppare una mentalità aperta e flessibile, pronta a cogliere le opportunità che si presentano anche in modo inaspettato. Ho imparato a valorizzare connessioni umane e possibilità di lavoro congiunto, dove altri potrebbero non vederle, sfruttando le competenze acquisite per unire i puntini tra idee diverse e trasformarle in azioni concrete. Infatti, a mio parere, POLIMI Graduate School of Management mette a disposizione gli strumenti culturali e metodologici per comprendere la realtà e rispondere con un approccio strutturato alla situazione; tuttavia, rimane sempre dovere del singolo quello di utilizzare questi strumenti per raggiungere gli obiettivi prefissati. Per quanto mi riguarda, questo approccio mi ha permesso di innovare e adattarmi rapidamente ai cambiamenti, facilitando la crescita della mia carriera e delle iniziative che ho intrapreso.
Durante il Master hai dato vita ad una nuova start-up, Sherpaz: in che modo le competenze sviluppate ti hanno aiutato a definire e sviluppare l’idea di business?
Le competenze acquisite durante il Master sono state molto importanti per la nascita della newco Sherpaz (azienda SaaS in ambito data management). Ho applicato le conoscenze teoriche e pratiche apprese soprattutto per la modellazione del team coinvolto nello sviluppo e della compagine dei soci con cui ho avuto la fortuna di avviare quest’ultimo progetto. L’azienda partiva già con una buona base di conoscenze tecniche e un team affiatato nel lavorare insieme, il quid pluris dell’MBA è servito ad ingaggiare in modo chiaro e strutturato soci di capitale con una forte esperienza specifica nel settore, come ad esempio Matteo Romano, former Partner Italia di Boston Consulting Group, attuale Direttore della Micro&Small Business Unit in Team System.
Un MBA non è fatto solo di lezioni, ma anche di eventi, networking e relazioni: che valore hanno avuto questi aspetti per te e per il tuo business?
Gli eventi di networking e le relazioni sviluppate durante l'MBA per me sono il vero cuore pulsante e uno dei motivi principali per cui ho deciso di intraprendere questo percorso. Attraverso il networking, ho avuto l'opportunità di confrontarmi con esperienze e punti di vista radicalmente diversi dal mio. Ma non solo, ho avuto anche l’opportunità di stringere un accordo commerciale con un collega del master, che si è rivelato strategico per la crescita dell’azienda Servati, azienda di scarpe stampate in 3D 100% Made in Italy, in cui ho delle partecipazioni. Inoltre, partecipare a eventi come il Musa con il co-founder di Servati ci ha permesso, anche attraverso il prof. Daniel Trabucchi, di conoscere in modo diretto ed informale altri imprenditori e investitori, ricevendo feedback preziosi e costruendo una rete di contatti che continua a supportare operativamente il nostro sviluppo aziendale. L’effetto network mi ha inoltre dato la possibilità di parlare in ambito universitario di due aziende in cui partecipo: Dataz, analisi dati e performance adv, e Bepacks, commercializzazione di packaging flessibile.